Se sei proprietario di un immobile, sai bene che ogni anno c’è un appuntamento fiscale da non dimenticare: il saldo IMU, ovvero il conguaglio dell’Imposta Municipale Unica.
In questo articolo ti spiego:
- quando si paga il saldo IMU 2025
- come si calcola il saldo IMU
- novità sul saldo IMU 2025: attenzione alle aliquote
- riduzioni ed esenzioni sul saldo IMU
- saldo IMU non pagato: come rimediare col ravvedimento
Quando si paga il saldo IMU 2025
Il saldo IMU 2025 va versato entro il 16 dicembre 2025.
A differenza dell’acconto di giugno (basato sulle aliquote dell’anno precedente), il saldo si calcola con le aliquote definitive approvate dal Comune per il 2025.
Queste aliquote sono pubblicate sul sito del MEF entro il 28 ottobre 2025.
✔️ se il tuo Comune non ha modificato le aliquote rispetto al 2024 e non hai fatto modifiche agli immobili, l’importo sarà lo stesso dell’acconto
✔️ se invece ci sono state variazioni (nuovi immobili, cambi di destinazione, comodato, locazione), è importante fare un ricalcolo.
Come si calcola il saldo IMU
Per calcolare il saldo IMU devi partire dalla rendita catastale dell’immobile.
La formula base è questa:
(Rendita catastale × 1,05) × coefficiente catastale × aliquota comunale
✔️ il coefficiente varia in base alla categoria catastale (es: 160 per le abitazioni A, esclusa A/10)
✔️ l’aliquota varia da Comune a Comune.
Esempio pratico:
Seconda casa, rendita catastale 600 €, categoria A/3, aliquota 0,86%
- rivalutazione: 600 × 1,05 = 630
- base imponibile: 630 × 160 = 100.800 €
- IMU annua: 100.800 × 0,86% = 866,88 €
Hai diritto ad agevolazioni? Ti spiego tutto nel prossimo paragrafo.
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Novità sul saldo IMU 2025: attenzione alle aliquote
Dal 2025 tutti i Comuni devono pubblicare online il Prospetto delle Aliquote IMU, usando il Portale del Federalismo Fiscale.
La scadenza per farlo è stata prorogata al 15 settembre 2025.
✔️ se il tuo Comune non pubblica il prospetto in tempo, dovrai calcolare l’IMU con le aliquote base, anche se negli anni scorsi erano più alte
✔️ questo può significare una riduzione automatica dell’imposta da pagare.
Per controllare le aliquote ufficiali del tuo Comune, consulta il sito del MEF nella sezione Aliquote IMU.
Riduzioni ed esenzioni sul saldo IMU
Non tutti pagano l’IMU, e non tutti la pagano intera. Ecco le principali agevolazioni:
✔️ Prima casa: esente, se in categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7
✔️ Case di lusso (A/1, A/8, A/9): IMU ridotta, con detrazione di 200 €
✔️ Comodato d’uso a figli/genitori: -50% base imponibile
✔️ Immobili inagibili: -50% base imponibile, con certificazione
✔️ Affitto a canone concordato: -25% dell’IMU dovuta
✔️ Terreni agricoli: esenti se posseduti da coltivatori diretti o IAP
Attenzione: molte agevolazioni richiedono documentazione, come il contratto registrato o il certificato di inagibilità.
Conserva tutto per eventuali controlli.
Saldo IMU non pagato: come rimediare col ravvedimento
Hai dimenticato di pagare il saldo IMU?
Nessun problema, puoi usare il ravvedimento operoso, che ti permette di versare l’imposta con una piccola sanzione ridotta.
✔️ entro 14 giorni: sanzione 0,083% al giorno
✔️ entro 30 giorni: sanzione 1,25%
✔️ entro 90 giorni: sanzione 1,39%
✔️ entro un anno: sanzione 3,125%
In ogni caso, va aggiunto l’interesse legale (2% annuo).
Basta compilare un nuovo modello F24, barrando la casella “Ravv”.
Hai sbagliato codice Comune nel versamento? Tranquillo, puoi segnalarlo e saranno gli uffici comunali a sistemare tutto tra loro.
Conclusione
Se sei proprietario di un immobile, non dimenticare questi passaggi fondamentali:
✔️ verifica le aliquote 2025 del tuo Comune entro fine ottobre
✔️ ricalcola il saldo se ci sono variazioni nel tuo patrimonio immobiliare
✔️ usa un calcolatore IMU online per evitare errori
✔️ paga entro il 16 dicembre per evitare sanzioni
✔️ se sei in ritardo, ricorri subito al ravvedimento
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