Regime dei contribuenti minimi

Introdotto dalla Finanziaria 2008, è un regime fiscale agevolato originariamente riservato alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato esercenti attività d’impresa o arti e professioni, che nell’anno solare precedente a quello di accesso avevano conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30mila euro.

Per questi, al verificarsi di altre condizioni prescritte dalla norma, era prevista, insieme a una significativa riduzione delle procedure e degli adempimenti, l’applicazione di un’imposta con un’aliquota del 20%, sostitutiva dell’Irpef, dell’Irap e dell’Iva.

La manovra di stabilizzazione 2011 (Dl 98/2011) ne modificato i requisiti d’accesso, limitandolo ai “nuovi” e, cioè, alle persone fisiche che intraprendono un’attività d’impresa, arte o professione, o che l’hanno iniziata dopo il 2007.

In più, il regime agevolato può essere adottato solo per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro successivi. Di contro, diminuisce l’aliquota dell’imposta sostitutiva, che passa al 5 per cento.

Il regime dei contribuenti minimi, per chi intraprende una nuova attività, non è più applicabile dal 1° gennaio 2016.