Decreto Dignità: le novità in tema di economia e di lavoro

Decreto Dignità

novità economiche e di lavoro


Legge di bilancio 2017 principali novità
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Decreto Dignità, contenente misure urgenti in tema di economia e lavoro, entra ufficialmente in vigore.

Ecco in sintesi le novità in tema di economia e di lavoro.

Delocalizzazione attività economiche

E’ stata rivista la disciplina precedente, prevedendo che in caso di delocalizzazione dell’attività economica o di un’attività analoga o di una loro parte per la quale siano stati concessi aiuto di Stato per l’effettuazione di investimenti produttivi, l’impresa beneficiaria decade dal beneficio concesso.

La norma si applica a qualunque delocalizzazione, effettuata sia nell’Unione europea sia fuori, e nei confronti di imprese beneficiarie di tutti gli aiuti di Stato agli investimenti, indipendentemente dalla relativa forma (contributo, finanziamento agevolato, garanzia, aiuti fiscali, ecc.).

L’impresa beneficiaria è inoltre assoggettata a sanzioni pecuniarie di importo da 2 a 4 volte quello del beneficio fruito quando la delocalizzazione avviene in Stati non appartenenti all’Unione europea, ad eccezione dei Paesi aderenti allo Spazio economico europeo.

L’impresa è tenuta a mantenere per 5 anni le attività economiche che hanno beneficiato del sostegno pubblico.

Spese di ricerca e sviluppo

In tema di credito d’imposta sulle spese di ricerca e sviluppo è stato disposto che, ai fini del riconoscimento degli investimenti, non rilevano tra i costi ammissibili quelli sostenuti per l’acquisto di diritti di privativa industriale e altri intangibles se derivanti da operazioni infragruppo.

Split payment

E’ stata prevista l’abrogazione della disciplina dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle Pubbliche Amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono soggetti a ritenute alla fonte.

Spesometro

E’ stato stabilito il rinvio al 28 febbraio 2019 per l’invio dei dati fattura (il cosiddetto “spesometro”) sia per i contribuenti che hanno optato per la trasmissione trimestrale del 2018 sia per quelli semestrali.

Nel primo caso la scadenza cadeva il 30 novembre e sarà unificata con quella del 4° trimestre 2018, cioè il 28 febbraio 2019; per chi ha scelto invece l’opzione dell’invio semestrale, i dati del primo semestre da inviare entro il 30 settembre potranno essere trasmessi al 28 febbraio 2019.

Redditometro

E’ stata revisionata la disciplina del cosiddetto “redditometro”, stabilendo che verrà modificata la procedura di approvazione del decreto ministeriale con gli indici di capacità contributiva sottoponendolo alla consultazione di Istat e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per “gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio dei contribuenti”.

Iperammortamento

L’agevolazione dell’iperammortamento sarà riconosciuta solo se il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese riguardi strutture produttive situate in Italia.

In caso di successiva cessione a titolo oneroso o delocalizzazione all’estero dei beni per i quali si è fruito dell’incentivo, l’impresa è tenuta ad operare una variazione in aumento del reddito imponibile.

Contratti di lavoro a tempo determinato

E’ stato stabilito che i contratti a tempo determinato, con durata comunque non superiore ai 12 mesi, potranno essere rinnovati solo a fronte di esigenze temporanee ed oggettive, estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, connesse ad incrementi temporanei, significativi e non programmabili, relative a lavorazioni e picchi di attività stagionali, individuati con apposito decreto.

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Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.