Bonus 600 euro: cosa fare subito per richiedere l'indennità

Il Decreto “Cura Italia”, prevede un’indennità, per il mese di marzo, di 600 euro, riservata a:

  1. liberi professionisti titolari di partita Iva, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo, e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria, attivi alla data del 23 febbraio 2020. La medesima indennità è riconosciuta ai co.co.co. che svolgono attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche;
  2. lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Autonomi Gestione Obbligatori – artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, fatta eccezione per la Gestione separata.

Tra i liberi professionisti di cui al punto 1 NON SONO compresi i Professionisti ordinistici (con Cassa di Previdenza) e gli agenti iscritti all’ENASARCO.

Tra i lavoratori autonomi di cui al punto 2 SONO compresi i soci di società iscritti all’INPS commercianti o artigiani, anche se iscritti alla Gestione Separata.

ATTENZIONE: sono in ogni caso esclusi i soggetti pensionati o con un rapporto di lavoro dipendente in corso, nonché i percettori del Reddito di cittadinanza.

Le indennità non sono tra loro cumulabili.

A chi spetta l’indennità di 600 euro

L’indennità SPETTA a:

  • impresa individuale (artigiani o commercianti) titolare di partita IVA propria, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • socio di società di persone, iscritto all’AGO INPS (artigiani o commercianti), non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • socio iscritto all’AGO INPS (artigiani o commercianti) di società di capitali, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • libero professionista iscritto alla Gestione separata, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • amministratore di società di capitali (anche non socio e non titolare di partita IVA) iscritto alla Gestione separata per il compenso, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • collaboratore familiare di impresa individuale (artigiani o commercianti), anche se non titolare di partita IVA propria, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co.) che svolge attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.

A chi non spetta l’indennità di 600 euro

L’indennità NON SPETTA a:

  • libero professionista iscritto ad un Albo/Ordine e a Cassa Previdenziale di categoria;
  • agente di commercio iscritto all’Enasarco;
  • amministratore di società di capitali (anche non socio) non iscritto all’INPS (né AGO né GS), non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • in generale a pensionati, dipendenti, iscritti ad altre casse di previdenza o Enasarco, a prescindere dall’attività svolta.

Cosa fare subito

L’indennità sarà erogata, nei limiti degli importi stanziati, dall’INPS, previa domanda.

A differenza di quanto ipotizzato subito dopo l’uscita del Decreto, l’INPS ha escluso che possa essere attivata la procedura del “click day” (chi prima arriva, meglio alloggia); “ci sarà invece una domanda, aperta a tutti, che sarà attiva nei prossimi giorni sul sito internet dell’INPS”.

L’INPS lo ha ribadito in un Comunicato stampa del 19 marzo 2020 e, anche se al momento non si conoscono ancora nel dettaglio le modalità di accesso al sito, non è escluso che sia necessario farlo personalmente tramite PIN dispositivo o SPID.

ATTENZIONE: consigliamo quindi, onde evitare imprevisti o ritardi che potrebbero compromettere l’ottenimento dell’indennità, di attivarsi subito per l’ottenimento delle credenziali SPID. Si può farlo in pochi minuti, senza uscire di casa.

Le credenziali per accedere all’area riservata del sito internet INPS si distinguono in:

  • PIN ordinario, che non permette di richiedere prestazioni di natura economica;
  • PIN dispositivo, che permette di richiedere prestazioni di natura economica. Il PIN dispositivo si può ottenere convertendo un PIN ordinario o recandosi direttamente presso una sede dell’INPS.

Le sedi INPS sono chiuse al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 e la richiesta del PIN ordinario, da convertire in dispositivo, prevede dei tempi incompatibili con le attuali necessità.

ATTENZIONE: La soluzione per accedere al sito dell’INPS in tempi brevi è quindi quella dotarsi di un’identità digitale tramite SPID di secondo livello.

Come richiedere le credenziali SPID

SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è la soluzione che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.

A titolo esemplificativo con le credenziali SPID si può accedere a:

  • cassetto fiscale Agenzia Entrate;
  • cassetto previdenziale INPS;
  • Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • il portale dell’automobilista;
  • e ad oltre 4000 amministrazioni pubbliche (consulta on line l’elenco completo all’indirizzo: www.spid.gov.it/servizi).

Per richiedere e ottenere le credenziali SPID bisogna essere maggiorenni e avere a disposizione:

  • un indirizzo e-mail;
  • un numero di telefono cellulare che si utilizzi normalmente;
  • un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno);
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale.

Si può ottenere lo SPID on line, in poco tempo e senza uscire di casa. E’ comunque necessario disporre di uno smartphone oppure di un personal computer dotato di webcam.

Se vuoi approfondire l’argomento leggi anche questo articolo di Salvatore Aranzulla.

Basta scegliere uno degli 8 Identity provider indicati sul sito di Agenzia per l’Italia Digitale e seguire le istruzioni, prestando attenzione a richiedere una sicurezza di secondo livello.

Accedi al sito di Agenzia per l’Italia Digitale e richiedi il tuo SPID (https://www.spid.gov.it/richiedi-spid).

ATTENZIONE: l’Identità Digitale è l’insieme dei dati e delle informazioni che definiscono il Titolare e costituiscono la rappresentazione virtuale dell’identità reale utilizzabile durante interazioni elettroniche con persone o sistemi informatici. L’ottenimento dell’identità digitale SPID è una operazione che prevede l’intervento del diretto interessato che è l’unico soggetto titolato a richiedere ed ottenere la sua identità digitale.