SOMMARIO
- Le possibili anomalie nei dati ISA
- Superbonus 2023: le ultime novità
- INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali
Le possibili anomalie nei dati ISA
L’Agenzia Entrate ha chiarito le modalità con le quali mette a disposizione dei contribuenti tenuti all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, o dei loro intermediari, elementi e informazioni che consentono di mettersi in regola, per una migliore comunicazione tra cittadino e amministrazione fiscale anche in termini preventivi rispetto alle scadenze.
Il contribuente riceverà la comunicazione via Pec o per posta ordinaria e il destinatario può chiedere altre informazioni o segnalare fatti o circostanze non conosciuti dall’Amministrazione.
Il contribuente, o l’intermediario, potrà consultare nel cassetto fiscale, accessibile tramite i servizi telematici, le comunicazioni relative alle omissioni o alle anomalie riscontrate nei dati dichiarati ai fini degli Isa, in allegato a “REDDITI” e le risposte inviate dallo stesso contribuente relative alle comunicazioni.
Le incongruenze sono comunicate anche via Entratel all’intermediario se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi e se il professionista ha accettato, nella stessa dichiarazione, di riceverle.
Chi è abilitato ai servizi telematici delle Entrate, potrà visualizzare un avviso personalizzato nell’area autenticata e un messaggio di posta elettronica e/o tramite short message service, con cui l’Amministrazione comunica la pubblicazione dell’avviso nel cassetto fiscale del contribuente interessato.
I contribuenti (e i loro intermediari) possono fornire chiarimenti e precisazioni relativi alle anomalie, attraverso uno specifico software disponibile sul sito dell’Agenzia. L’applicativo consente di descrivere, anche in modalità testuale, le informazioni ritenute valide.
Grazie ai dati messi a disposizione, in definitiva, i contribuenti possono regolarizzare gli errori e le omissioni commessi e beneficiare della riduzione delle sanzioni.
Il provvedimento dell’Agenzia Entrate approva anche la specifica tecnica con cui sono individuate, per il triennio 2019-2020-2021, le tipologie di anomalie riguardanti i dati ai fini Isa, a cui dare attenzione.
Si ricorda che i contribuenti possono avvalersi del ravvedimento operoso per regolarizzare errori od omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.
Superbonus 2023: le ultime novità
Con una recente Circolare l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le ultime modifiche normative (decreto “Aiuti-quater”, legge di Bilancio 2023 e decreto “Cessioni”) che hanno interessato il cosiddetto Superbonus 2023.
Tra le principali novità segnaliamo:
- la proroga dal 31 marzo al 30 settembre 2023 del termine per fruire del superbonus per gli interventi realizzati sulle unità unifamiliari, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo;
- la possibilità di ripartire la detrazione in 10 anni, anziché in 4, per le spese sostenute nel 2022;
- lo sconto fiscale per gli impianti fotovoltaici che la legge di Bilancio 2023 ha esteso alle Onlus, alle Organizzazioni di volontariato (Odv) e alle Associazioni di promozione sociale (Aps). In questo caso, gli impianti solari fotovoltaici vanno installati in aree o strutture non pertinenziali, che posso essere di proprietà di terzi, diverse dagli immobili dove vengono realizzati gli interventi trainanti rientranti nel Superbonus, a condizione che questi ultimi siano situati all’interno di centri storici soggetti ai vincoli. L’Agenzia chiarisce che questa agevolazione vale anche per l’installazione, contestuale o successiva, di sistemi di accumulo integrati negli impianti agevolati.
INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali
Il domicilio digitale è l’indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata, come definito dal Regolamento eIDAS, valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale.
Possono eleggere il proprio domicilio digitale:
- le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
- i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
- gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
Dal 6 luglio 2023 le Pubbliche Amministrazioni utilizzeranno, se presente nell’elenco, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valore legale e, a partire dalla stessa data, chiunque potrà consultarlo liberamente dall’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, inserendo semplicemente il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale. Sempre dal 6 luglio le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblico servizio e i soggetti privati aventi diritto potranno consultare INAD in modalità applicativa.
Per eleggere il proprio domicilio digitale è necessario accedere al portale https://domiciliodigitale.gov.it e registrarsi al servizio utilizzando il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta effettuata la registrazione, il sistema chiederà di inserire il proprio indirizzo PEC da eleggere come domicilio digitale. A partire dal 6 luglio 2023, il domicilio digitale eletto sarà attivo e consultabile.
Il Codice dell’Amministrazione Digitale prevede che il domicilio digitale dei professionisti iscritti in INI-PEC, l’indice nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti, venga importato automaticamente su INAD in qualità di persona fisica, restando salva la possibilità di modificarlo, indicando un altro indirizzo PEC.