Il Jobs Act autonomi

Professionisti

nuove tutele

© emkaphotos / Fotolia

E’ stato approvato il cosiddetto “Jobs Act” per il lavoro autonomo che prevede numerose misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale, tra cui sono compresi i professionisti.

Le principali novità in sintesi:

  • estensione dell’applicazione del D.Lgs 9 ottobre 2002, n. 231, in materia di interessi, alle transazioni commerciali stipulate tra lavoratori autonomi e imprese, lavoratori autonomi e Pubbliche amministrazioni
  • l’abusività di clausole contrattuali che attribuiscono al committente la facoltà di modifiche unilaterali alle condizioni di contratto, di recedere senza un congruo preavviso o che prevedono termini di pagamento superiori a 60 giorni
  • l’abusività del rifiuto da parte del committente di stipulare il contratto in forma scritta
  • il riconoscimento al lavoratore autonomo dei diritti di utilizzazione economica relativi ad apporti originali e invenzioni realizzati nell’esecuzione del contratto di lavoro
  • la disapplicazione del limite di deducibilità nella misura del 75%, nel limite del 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta per le spese di vitto e alloggio sostenute dai lavoratori autonomi nell’ambito di un incarico, se vengono addebitate analiticamente al committente. Inoltre tutte le spese relative all’esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente, non costituiscono compenso in natura per il lavoratore autonomo. Queste nuove regole si applicano a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017
  • il divieto dell’estinzione del rapporto di lavoro, in caso di attività in via continuativa, per gravidanza, malattia e infortunio dei lavoratori autonomi se l’astensione dal lavoro non supera i 150 giorni
  • l’ampliamento delle prestazioni di maternità e malattia per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata
  • l’introduzione di norme per favorire la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici, tra cui l’equiparazione dei lavoratori autonomi alle Pmi e la possibilità di costituire reti di professionisti, di partecipare a reti d’impresa, di costituire consorzi stabili professionali e di costituire associazioni temporanee professionali
  • la modifica del regime di deducibilità delle spese sostenute per la formazione del professionista: la deducibilità è ora integrale nel limite annuo di 10mila euro.

 

Se l’articolo ti è stato utile o ha riscosso il tuo interesse, condividilo con altri.

Se hai dei dubbi o necessiti di approfondimenti, scrivi nei commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.