Hai aperto la tua partita Iva e hai scelto di aderire al regime forfettario ma non sai bene quali tasse dovrai pagare?
Ti piacerebbe diventare un lavoratore autonomo e vuoi sapere quale sarà il tuo guadagno netto se applichi il regime forfettario?
Non c’è da preoccuparsi: il calcolo delle tasse per il regime forfettario è abbastanza semplice.
In questo articolo ti spiego:
- Cos’è il regime forfettario?
- Come calcolare le tasse nel regime forfettario?
- Come pagare le tasse nel regime forfettario?
Cos’è il regime forfettario
Faccio subito chiarezza su questo tipo di regime fiscale: in Italia ci sono principalmente due tipi di regimi fiscali, quello ordinario e quello forfettario.
Il regime forfettario, a volte detto anche regime agevolato, è certamente il più conveniente per chi inizia una propria attività in forma autonoma.
Chi intende scegliere questo regime fiscale deve soddisfare alcuni requisiti di legge, il più importante dei quali è il tetto massimo di ricavi o compensi, che non deve superare l’ammontare annuo di 85.000 euro.
Il regime forfettario offre molti vantaggi che sono principalmente una tassazione molto ridotta e obblighi contabili veramente semplificati.
Bisogna in ogni caso tenere conto che per valutare quale è il guadagno netto è necessario sottrarre dalle somme incassate dai clienti le tasse e i contributi previdenziali.
Qui di seguito ti spiego come calcolare con precisione le tasse in regime forfettario.
Regime forfettario e tasse: come calcolarle?
Per sapere quante tasse devi pagare è necessario, per prima cosa, calcolare il reddito imponibile, cioè quella parte del tuo incasso su cui applicare il 15% di tasse (oppure il 5% se sei una start-up).
Ecco come devi procedere.
Parti dal verificare quale è il tuo codice ATECO, cioè quel codice alfanumerico che identifica tutte le attività economiche.
Per ogni codice ATECO l’Agenzia Entrate ha stabilito un coefficiente di redditività, cioè una percentuale, che devi moltiplicare per i tuoi ricavi o compensi annui.
Ecco alcuni coefficienti di redditività per alcune tipologie di attività e relativi codici ATECO:
Attività | Codici ATECO | Coefficiente di redditività |
Commercio all’ingrosso e al dettaglio | 45 – (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9 | 40% |
Costruzioni e attività immobiliari | (41 – 42 – 43) – (68) | 86% |
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi | (64 – 65 – 66) – (69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75) – (85) – (86 – 87 – 88) | 78% |
Vuoi saperne di più?
Contattaci subito: avrai un team di esperti al tuo servizio!
A questo punto, dopo aver verificato quale è il tuo coefficiente di redditività, devi moltiplicarlo per l’importo annuo dei tuoi ricavi o compensi.
Presta molta attenzione perché devi considerare solo le somme che hai incassato nell’anno di riferimento, senza tener conto degli importi che hai fatturato. Questo meccanismo si chiama criterio di cassa e considera infatti solo le somme effettivamente incassate.
Dopo aver moltiplicato la somma annua dei tuoi ricavi o compensi (incassati) per il coefficiente di redditività ottieni il tuo reddito imponibile lordo.
Ti faccio un esempio: se il tuo codice ATECO prevede un coefficiente del 78% e il tuo incasso annuo è di 50.000 euro, il tuo reddito imponibile lordo sarà di 39.000 euro (cioè il 78% di 50.000).
A questo punto hai trovato il tuo reddito imponibile lordo.
Per calcolare le tasse dovute devi sottrarre dal reddito imponibile lordo tutte le somme pagate nell’anno come contributi previdenziali e ottieni il tuo reddito imponibile netto.
Le tasse da pagare sono quindi calcolate moltiplicando il tuo reddito imponibile netto per la percentuale del 15% (o del 5% se la tua è una nuova attività).
Continuando con l’esempio: sottrai dal tuo reddito lordo i contributi versati (supponendo un importo di 8.500 euro) e cioè 39.000 – 8.500 = 30.500. Le imposte dovute saranno quindi il 15% di 30.500 euro e cioè 4.575 euro.
Regime forfettario e tasse: come pagarle?
Ora non rimane che procedere al pagamento delle tasse dovute.
Le tasse vengono calcolate in occasione della dichiarazione dei redditi e devi versarle utilizzando il modello F24.
Le scadenze di pagamento sono le seguenti:
- 30 giugno: entro questa data devi versare le imposte a saldo dell’anno precedente e il primo acconto per l’anno in corso
- 30 novembre: entro questa data devi versare il secondo acconto
Tieni presente che le imposte dovute per la scadenza del 30 giugno possono anche essere rateizzate fino a 5 rate mensili.
Se l’articolo ti è stato utile o ha riscosso il tuo interesse, condividilo con altri. Se hai dei dubbi o necessiti di approfondimenti scrivi nei commenti.
Vuoi chiarire i tuoi dubbi?
Richiedi una consulenza: i nostri professionisti sono a tua disposizione!