Hai deciso di metterti in proprio e stai cercando di capire come si fa ad aprire la partita IVA?
Ottima scelta, ma attenzione: per partire con il piede giusto è importante conoscere tutti i passaggi fondamentali, senza farsi spaventare da burocrazia e sigle misteriose.
In questo articolo ti spiego:
- quando è obbligatorio aprire la partita IVA
- quando usare la ricevuta occasionale o aprire la partita IVA
- come scegliere tra ditta individuale o libero professionista
- come aprire la partita IVA in pochi passaggi
- quanto costa aprire la partita IVA
Aprire partita IVA: quando diventa obbligatorio
L’obbligo di aprire la partita IVA scatta quando svolgi un’attività in modo abituale e continuativo, anche se guadagni poco.
Non importa quanto fatturi: conta come lavori.
Devi aprirla se:
- lavori con più clienti in modo ricorrente (es. freelance, e-commerce, artigiano);
- hai un sito, un logo, una presenza costante online;
- offri servizi o vendi prodotti in modo organizzato.
Non serve aprire la partita IVA se:
- fai una consulenza ogni tanto;
- offri un servizio occasionale e non strutturato;
- rimani sotto i 5.000 euro lordi annui con prestazioni saltuarie.
Attenzione: i 5.000 euro sono solo la soglia per non versare contributi INPS.
Ma se l’attività è abituale, la partita IVA è comunque obbligatoria, anche sotto quella cifra.
Ricevuta occasionale o apertura della partita IVA?
Molti iniziano con la prestazione occasionale, rilasciando una semplice ricevuta. Ma è davvero la scelta giusta?
Quando puoi usare la ricevuta occasionale:
- hai un solo cliente per un incarico breve;
- l’attività è sporadica e senza organizzazione.
Quando non puoi più farlo:
- lavori in modo continuativo;
- hai un sito o canali social promozionali;
- offri i tuoi servizi a più clienti durante l’anno.
Esempio: se scrivi articoli per un blog ogni mese, anche se sotto i 5.000 euro, devi aprire la partita IVA.
Ditta individuale o libero professionista: cosa scegliere
Prima di aprire la partita IVA, devi capire che tipo di attività svolgerai.
Sei libero professionista se:
- offri un servizio intellettuale (grafico, social media manager, programmatore, consulente);
- non hai bisogno di locali o attrezzature complesse;
- non devi iscriverti alla Camera di Commercio.
Sei una ditta individuale se:
- fai vendita di prodotti, artigiano, e-commerce;
- hai un laboratorio, un negozio o un magazzino;
- devi iscriverti al Registro delle Imprese.
In sintesi:
- il professionista si iscrive all’INPS Gestione Separata o alla propria cassa professionale;
- l’artigiano/commerciante si iscrive alla Gestione artigiani o commercianti INPS e, in alcuni casi, anche all’INAIL
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Come aprire la partita IVA in pochi step
Ora che hai chiarito che tipo di attività svolgerai, vediamo come si apre la partita IVA:
Compila il modello AA9/12
Si invia online all’Agenzia delle Entrate, senza costi.
Scegli il codice ATECO
È il codice che identifica la tua attività. Attenzione: può influenzare regime fiscale, contributi e agevolazioni.
Scegli il regime fiscale
Per chi inizia, il regime forfettario è spesso il più conveniente:
- imposta sostitutiva al 15% (o 5% per le nuove attività);
- niente IVA;
- contabilità semplificata.
Eventuali iscrizioni
- se sei ditta individuale: Camera di Commercio, SCIA, INAIL, INPS commercianti/artigiani
- se sei professionista regolamentato: iscriviti all’albo e alla tua cassa previdenziale
Quanto costa aprire la partita IVA
Dipende dal tipo di attività:
Libero professionista (attività libera)
- apertura: gratis (online, modello AA9/12);
- nessun costo fisso annuale (se in Gestione separata INPS);
- contributi solo sul reddito prodotto.
Ditta individuale
- apertura: circa 100 euro (diritti di segreteria, bollo, SCIA se necessaria);
- costi fissi annuali (Camera di Commercio, INPS, INAIL);
- contributi INPS da versare anche senza fatturato.
Conclusione
Aprire la partita IVA non è complicato, ma servono attenzione e chiarezza fin dal primo passo.
Capire quando è obbligatoria, quale forma giuridica scegliere, e come aprirla nel modo giusto ti evita errori, sanzioni e stress inutile.
Se l’articolo ti è stato utile o ha riscosso il tuo interesse, condividilo con altri. Se hai dei dubbi o necessiti di approfondimenti scrivi nei commenti.
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