Aprire una partita IVA: ecco quello che devi sapere!

Aprire una partita IVA

Cos’è la partita IVA

La partita IVA è un codice composto da 11 numeri che viene attribuito a chi intende svolgere una attività di lavoro autonomo, che sia un’attività commerciale, artigianale o di servizi.

Il termine IVA è l’acronimo di “Imposta sul valore aggiunto“, una imposta nata nel 1973 che viene applicata in ogni fase della produzione di beni o dello scambio di beni e servizi.

In Italia questa imposta si applica aumentando il corrispettivo di beni e servizi con l’applicazione di una percentuale, detta aliquota IVA.

Tutte le prestazioni di servizi e la maggior parte dei beni sono soggetti all’aliquota del 22%. Per alcuni beni vi sono delle aliquote ridotte al 10% o al 4%, mentre in situazioni particolari vi è una esenzione dall’applicazione dell’Iva, come nel caso delle prestazioni di tipo sanitario.

Ma cosa devi sapere prima di aprire una partita IVA?

Aprire una partita IVA

Aprire una partita IVA è una operazione abbastanza semplice ma devi conoscere alcune informazioni da indicare sul modulo di richiesta, prima di presentarlo allo sportello dell’Agenzia delle Entrate (oppure inviarlo mediante una procedura online).

Nel richiedere la partita IVA devi per prima cosa identificare correttamente il codice ATECO che si riferisce all’attività che intendi svolgere. Ogni attività, che sia di produzione, di commercio o professionale, è codificata con uno specifico codice numerico. Questa è una scelta fondamentale perché dall’adozione di un codice ATECO scaturisce una serie di obblighi da tenere in considerazione.

Successivamente devi scegliere il regime contabile da adottare che può essere di tipo forfettario, semplificato oppure ordinario. Anche questa scelta ha delle conseguenze sui costi di gestione, degli obblighi di contabilità e sull’importo delle tasse da pagare.

Infine dovrai distinguere se l’attività che stai per iniziare a svolgere è considerata dall’Agenzia Entrate un’attività di tipo imprenditoriale oppure di tipo professionale.

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In caso di attività imprenditoriale gli obblighi burocratici non si esauriscono con l’apertura della partita IVA ma dovrai altresì richiedere l’iscrizione al Registro Imprese presso la locale Camera di Commercio e l’iscrizione alla relativa gestione contributiva INPS.

Inoltre, per le attività di tipo commerciale in genere, dovrai anche presentare la comunicazione di inizio attività presso il Comune mediante la presentazione della SCIA commerciale.

Se si tratta, invece, di una attività di tipo professionale, dopo la richiesta della partita IVA,  dovrai presentare l’iscrizione alla gestione contributiva INPS, tranne nel caso in cui per la professione che eserciti vi sia una cassa mutua autonoma. In quel caso dovrai iscriverti presso tale cassa previdenziale.

Per completare senza errori l’apertura di una partita IVA, ti consiglio di rivolgerti ad un professionista consulente fiscale in modo da impostare nel modo corretto la domanda di apertura della tua partita IVA.

Cosa comporta aprire una partita IVA

L’apertura della partita IVA è solo il primo passo per chi inizia a svolgere una attività in forma autonoma. A seconda della scelta del regime contabile (forfettario, semplificato oppure ordinario) scattano degli obblighi di tipo diverso.

Se stai per iniziare una attività commerciale verso clienti privati (negozio al dettaglio, bar, ristorante, parrucchiere, ecc.) dovrai dotarti del registratore fiscale per emettere lo scontrino fiscale.

Negli altri casi, per ciascuna vendita di beni o prestazione di servizi dovrai emettere la fattura elettronica. Per fare ciò è necessario che utilizzi un servizio di fatturazione elettronica adeguato.

La contabilità, cioè la registrazione sui libri contabili delle fatture di vendita e di acquisto, è un obbligo di legge molto importante in quanto è lo strumento con il quale si calcola l’IVA da versare (oppure a credito).

Periodicamente (di solito ogni trimestre solare) dovrai calcolare l’IVA da versare, confrontando gli importi dell’IVA addebitata ai tuoi clienti (mediante la fattura o lo scontrino) con gli importi dell’IVA versata ai tuoi fornitori.

La complessità di queste attività richiede senza dubbio l’intervento di un professionista consulente fiscale di fiducia per aiutarti ad assolvere correttamente a tutti gli obblighi di legge e per non farti incorrere in pesanti sanzioni amministrative.

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Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.