Forfettari: il tagliando di fine anno

Forfettari: il tagliando di fine anno

Il 2020 è stato un anno difficile; molte attività sono rimaste sospese per parecchi mesi.

Forse, il problema di aver fatturato troppo non esiste per quest’anno.

E’ necessario, comunque, per tutti, ma specialmente se sei in regime forfettario, fare le opportune verifiche di fine anno.

Nella bozza della Legge di Bilancio per l’anno 2021 non ci sono novità e quindi non ci saranno stravolgimenti, rispetto alle regole attuali, per chi è in regime forfettario.

Le verifiche da fare a questo punto dell’anno sono queste.

Controlla che gli incassi delle tue fatture, avvenuti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre di quest’anno, non superi il limite dei 65.000 euro.

Potresti aver incassato nel 2020 anche fatture emesse in anni precedenti: devi, comunque, tenerne conto nella verifica del tetto massimo.

Se hai iniziato la tua attività nel corso del 2020, sappi che il limite massimo di 65.000 euro va rapportato ai mesi di attività nell’anno. Ad esempio, se hai aperto la partita IVA al 1° aprile, il tuo limite massimo, per quest’anno, si ferma a 48.750 euro; se hai iniziato al 1° settembre, il tetto massimo sarà di 21.600 euro.

Cioè, il tetto dei 65.000 euro va considerato per un’attività svolta nei dodici mesi; negli altri casi, devi fare il calcolo del tetto massimo in base a quanti mesi sei stato in attività.

Ora che hai fatto i calcoli, puoi programmare gli ultimi incassi da qui a fine anno, per ottenere l’obiettivo desiderato.

Nel caso in cui, avessi raggiunto quasi il limite massimo d’incassi, potrebbe rendersi necessario chiedere a quel cliente che deve saldare la fattura a breve, di posticiparne il pagamento almeno ai primi giorni di gennaio.

Se, invece, per distrazione oppure perché lo hai programmato, i tuoi incassi hanno già superato la soglia massima, per te ho una notizia positiva e una negativa!

Di positivo c’è che, qualunque sia l’importo degli incassi che hai realizzato nel 2020, sarai tassato a giugno prossimo ancora con le aliquote agevolate, tipiche del regime forfettario, cioè con il 5 per cento oppure il 15 per cento.

Se così fosse, cioè se hai effettivamente superato la soglia massima, puoi cercare di far rientrare più incassi possibili nel 2020, non tanto e non solo per avere maggiore liquidità, quanto perché, per l’ultimo anno, pagherai le tasse con una percentuale di tassazione molto ridotta.

Il lato negativo, invece, è rappresentato dal fatto che, a partire dal 2021, dovrai adottare la contabilità semplificata, dovrai emettere le fatture obbligatoriamente in formato elettronico, dovrai applicare l’IVA sulle tue vendite e sui tuoi compensi.

Inoltre, se sei un professionista, dovrai anche applicare la ritenuta d’acconto quando fatturi ad altri soggetti con partita IVA.

Esamina bene, quindi, la tua situazione riguardante gli incassi del 2020, in modo da essere preparato per eventuali cambi di regime contabile a partire dal prossimo mese di gennaio, ma soprattutto per poter avere già un conteggio simulato di quante tasse andrai a pagare a giugno prossimo.

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Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.